Che tu sia un neofita del vino, un semplice appassionato oppure un esperto e collezionista, c’è una cosa importantissima che vale per tutti: la conservazione del vino.
Conservare correttamente le bottiglie di vino è infatti essenziale per preservare intatte le caratteristiche organolettiche e garantire la durata ottimale della tua bevanda preferita. In questo articolo ti diamo 10 consigli su come conservare il vino al meglio e non commettere nessun errore.
Consigli per conservare il vino correttamente?
Il vino è una bevanda dalla storia antichissima, una delle più apprezzate e diffuse nel mondo. Se è così, è forse anche merito delle diverse tecniche di conservazione che, nel tempo, sono state perfezionate per rendere immortale il nettare degli dei. Oggi, la conservazione del vino è un’attività che richiede cura e attenzione ai dettagli. Ciò vale sia per i vini da bere quotidianamente, sia (a maggior ragione) per le bottiglie pregiate che si tengono in casa per collezione o che abbiamo ricevuto in dono (leggi anche: consigli per scegliere quale vino regalare).
Per preservare al meglio le caratteristiche uniche di ogni bottiglia, prova a mettere in pratica i seguenti consigli.

1 – Conserva il vino alla temperatura ideale
Quando si parla di come conservare il vino, il concetto di temperatura è forse il fattore più importante di tutti.
Bisogna infatti trovare quella ideale per assicurarsi di mantenere il vino al meglio delle sue caratteristiche:
- una temperatura troppo elevata accelera l’invecchiamento del vino, alterandone il gusto e disperdendone gli aromi;
- una temperatura troppo bassa, al contrario, rallenta il processo di maturazione; ciò non va a incidere direttamente sulle caratteristiche organolettiche del prodotto, ma certo non giova a quei vini che migliorano con l’affinamento.
Come in molti altri contesti, esistono differenze tra vini bianchi e vini rossi anche nel contesto della conservazione.
I vini bianchi (leggi qui la Guida ai Vini Bianchi) devono generalmente essere conservati a temperature più basse rispetto ai rossi, idealmente tra i 10 e i 14°C. Un tale range di temperatura aiuta a mantenere intatti la freschezza e il bouquet aromatico tipico dei vini bianchi.
I vini rossi (leggi qui la Guida ai Vini Rossi) si conservano generalmente meglio a temperature intorno ai 14-18°C. Meglio non più di così, altrimenti la bevanda potrebbe perdere in struttura e complessità.
In generale, se non è possibile differenziare troppo le temperature di conservazione dei vini bianchi o rossi che si hanno in casa, la soluzione migliore è tenere le bottiglie di vino in cantina o, comunque, in un luogo fresco e buio; la temperatura media può attestarsi intorno ai 10-15°C. Qualche ora prima di stappare la bottiglia, sarà tua premura portarla alla temperatura più adeguata: ponendola in frigo se si tratta di un bianco, lasciandola a temperatura ambiente (sui 18°C) se si tratta di un rosso.
Il Consiglio di Mr. Bit
Se hai molte bottiglie e il vino ti appassiona, potresti valutare l’acquisto di un frigorifero per vino: ti permetterebbe di conservare il tuo vino a una temperatura controllata e in condizioni stabili. In ogni caso, ciò che bisognerebbe evitare a tutti i costi sono gli sbalzi di temperatura repentini o frequenti. In questo modo infatti il vino sarà soggetto a fenomeni di espansione e contrazione, con conseguente danneggiamento del tappo e perdita di qualità.
2 – Evita la luce diretta
Un’altra cosa fondamentale da fare per conservare il vino correttamente è proteggere le bottiglie dalla luce diretta. La luce artificiale troppo intensa, e ancora di più i raggi UV della luce solare, possono infatti innescare reazioni chimiche indesiderate. Queste portano a degradare i composti chimici del vino e ad alterarne le caratteristiche come colore, sapore e aroma.
Ecco alcune cose che puoi fare per evitare questo problema:
- conserva le bottiglie in luoghi bui, come la cantina o un angolo buio della casa o del garage;
- se ciò non è possibile, puoi riporre le bottiglie in uno scaffale o armadio chiuso, oppure puoi coprire le bottiglie con dei teli protettivi o delle scatole di cartone. L’importante è che le bottiglie siano al riparo da fonti dirette di luce naturale o artificiale;
- utilizza delle bottiglie realizzate in vetro scuro (verde, marrone, blu), che contribuisce a proteggere il vino dalla luce diretta. La maggior parte delle cantine vende il proprio vino in questo modo ma, se così non fosse, trasferisci la bevanda in una bottiglia scura appena possibile;
- evita l’esposizione prolungata a luci artificiali troppo intense e per lunghi periodi, specialmente se si tratta di lampade fluorescenti o incandescenti, che emettono più calore. Se proprio l’esposizione alla luce è inevitabile, è meglio preferire luci a LED.
3 – Mantieni un livello ottimale di umidità
Spesso l’umidità è un elemento che viene sottovalutato nella conservazione del vino, ma è invece importantissimo specialmente se si devono conservare bottiglie con tappo di sughero. In questi casi, il livello di umidità ottimale per la conservazione del vino è tra il 60 e il 70% (con una tolleranza massima consentita tra il 50 e l’80%):
- se l’umidità è troppo bassa, il sughero potrebbe seccarsi o deteriorarsi, permettendo all’aria di entrare nella bottiglia e accelerando così l’ossidazione del vino.
- se l’umidità è troppo alta, faciliterebbe la formazione di muffe o batteri che andrebbero a danneggiare l’etichetta e, in casi estremi, anche il vino stesso.
Soprattutto se il vino è conservato in un luogo chiuso come una cantina, si può mantenere l’umidità al livello ideale tramite l’uso di umidificatori o deumidificatori, così come con sistemi di controllo dell’umidità.
4 – Adotta soluzioni alternativa alla cantina
La cantina è sicuramente una zona perfetta per conservare il vino, perché si tratta solitamente di uno spazio buio dove l’umidità può essere controllata con efficacia. Se non hai la cantina, però, non devi necessariamente rinunciare a crearti una tua piccola collezione di bottiglie di vino!
Come si diceva anche più sopra, le bottiglie possono essere conservate ottimamente anche in un armadio chiuso. È importante è che sia fresco e buio, e che sia lontano da pareti a contatto con l’esterno ed esposte al sole. Se la collezione è limitata, un frigorifero per vino (detto anche “cantinetta”) può essere un acquisto davvero sensato non solo per mantenere costante la temperatura, ma anche come vero e proprio contenitore dove conservare le bottiglie in modo ordinato.
Se è possibile, infine, evita stanze come la cucina e il soggiorno; si tratta di stanze che sono più soggette a sbalzi di temperatura e di umidità, così come a eventuali vibrazioni, le quali potrebbero influire negativamente sulla conservazione del vino. Spazi che potrebbero rivelarsi perfetti sono il ripostiglio o la soffitta, a patto che temperatura e umidità siano sempre sotto controllo.
5 – Lascia le bottiglie in orizzontale (se hanno il sughero)
In generale, è meglio conservare le bottiglie di vino in orizzontale.
Le motivazioni sono tre:
- il vino entra in contatto con il tappo in sughero e lo mantiene così umido. Il sughero non si secca o ritira, evitando quindi infiltrazioni d’aria che provocano l’ossidazione del vino;
- aiuta a mantenere il vino stabile: specialmente nei vini rossi più maturi, si evita che i sedimenti si spostino troppo durante il processo di invecchiamento;
- è una soluzione pratica per ottimizzare lo spazio, specialmente se le bottiglie si conservano in scaffali in cantina o in un frigorifero per vino.
Quindi, se il tappo è in sughero, o se si tratta di vini destinati a un lungo invecchiamento, meglio tenere la bottiglia in orizzontale. Se il tappo è a vite o sintetico, si può accettare la conservazione in verticale, ma solo per vini che sono destinati a essere consumati relativamente presto.

6 – Proteggi le bottiglie di vino dalle vibrazioni
Ecco un altro elemento spesso sottovalutato nella conservazione del vino: le vibrazioni. Si tratta di un nemico silenzioso del vino: a lungo andare, e quindi in particolare per quelle bottiglie conservate e affinate a lungo, il minimo ma frequente movimento provoca una lenta ossidazione del liquido. Questo processo va ad alterare il naturale processo di invecchiamento del vino. Infatti, la vibrazione ha il potere di muovere e disturbare le molecole del vino: questo non solo ne accelera la maturazione in modo indesiderato, ma ne compromette anche sapore e struttura.
Per conservare le bottiglie di vino al meglio bisogna evitare di riporle in luoghi dove le vibrazioni siano molto frequenti. Ad esempio, evitare di riporle vicino a elettrodomestici come lavatrici e asciugatrici, frigoriferi di vecchia generazione o potenti sistemi audio.
È anche importante usare scaffalature ben stabili, specialmente per le bottiglie di vino che vengono lasciate a maturare per lungo tempo. Per fare il salto di qualità, puoi optare per scaffali o armadi anti-vibrazione, ovvero progettati appositamente per assorbire le vibrazioni.
Il consiglio di Mr. Bit
Se puoi, evita di riporre il vino su ripiani realizzati con materiali che sono più sensibili alle vibrazioni, come il vetro o il metallo sottile. Il legno va molto meglio!

7 – Conserva al meglio anche etichette e packaging
L’importante è che il vino nella bottiglia si conservi bene cosicché sia sempre buono da degustare. Ma anche l’occhio vuole la sua parte! Se desideri mantenere il valore commerciale delle bottiglie, o se semplicemente vuoi sempre essere sicuro di presentarle al meglio, devi conservare bene anche le etichette e il packaging.
Alcuni dei consigli precedenti valgono anche in questo caso. L’umidità, ad esempio, va tenuta controllata anche perché un ambiente troppo umido potrebbe provocare danni estetici e la formazione di muffe sulle etichette. Anche una temperatura troppo elevata, a lungo andare, può portare le etichette a scolorirsi e l’inchiostro a erodersi.
Infine, conservare le bottiglie in luoghi chiusi, come in armadi o scatole, può aiutare anche a limitare la sedimentazione di polvere che, sempre nel lungo periodo, potrebbe rovinare le etichette. In ogni caso, meglio assicurarsi di spolverare le bottiglie più pregiate con regolarità. Se possibile, queste bottiglie pregiate possono essere coperte con dei teli di plastica trasparente, che proteggano da graffi e sporco. Questo ti ricorda anche di non toccare mai le etichette con le mani, ma di prendere la bottiglia dalla sua parte bassa: sporco, sebo e sudore della pelle umana possono lasciare segni indelebili sulle etichette.
Per quanto riguarda il packaging, ricorda di conservare le eventuali casse di legno o confezioni specifiche in cartone o altri materiali dentro a cui hai acquistato le bottiglie. Conservarle ti permette non solo di mantenere il valore della bottiglia (in caso di collezione o rivendita), ma anche di proteggere la bottiglia stessa nel modo più adeguato.

8 – Consigli per conservare il vino sfuso
Il vino sfuso, ovvero quello che non viene imbottigliato, è solitamente destinato a un consumo rapido. A prescindere da questo, però, è sempre bene conservarlo al meglio per mantenerne intatte le qualità. Ecco qualche consiglio in merito.
Usa dei contenitori adatti: trasferisci il vino sfuso in bottiglie o damigiane di vetro scuro per proteggerlo dalla luce. Contenitori ancora migliori per conservare il vino sfuso sono i fusti in acciaio inox: questo materiale, infatti, è neutro, non si corrode e impedisce l’ossidazione del vino. Infine, se vuoi intervenire sulle caratteristiche del vino con un invecchiamento in legno fai-da-te, potresti trasferire il vino sfuso in piccole botti in legno; assicurati però che siano in ottime condizioni.
Proteggi il vino dall’aria: l’aria è la nemica numero uno del vino, perché lo porta a ossidarsi. Per evitare questo problema, potresti, riempire il contenitore fino all’orlo, così da limitare al minimo il contatto con l’aria. Fondamentale poi sigillare il contenitore in modo ermetico, con tappi a vite o tappi in sughero, affinché all’aria non sia possibile infiltrarsi nel contenitore.
Consuma il vino sfuso in maniera relativamente rapida: a prescindere da tutte queste tecniche, ricorda che il vino sfuso ha una durata inferiore rispetto a quello imbottigliato. È quindi bene consumarlo prima che inizi a ossidarsi o a perdere freschezza, ovvero nel giro di poche settimane.
Il Consiglio di Mr. Bit
Se pensi che ne valga la pena, puoi anche usare sistemi di conservazione avanzati. Ad esempio, puoi approfondire l’uso di gas inerti come azoto o anidride carbonica, oppure di pompe a vuoto, per impedire il contatto tra vino e ossigeno, rallentando così il processo di ossidazione.
9 – Consigli per conservare il vino aperto
Dal momento in cui la bottiglia viene stappata, si perde l’ermeticità della chiusura e il processo di ossidazione inizia ad accelerarsi. È quindi bene consumare il vino entro pochi giorni da quando è stato aperto. Esistono comunque dei metodi per rallentarne il deterioramento.
Ad esempio, una cosa che si può fare è trasferire il vino rimanente in bottiglie più piccole, cercando di riempirle fino all’orlo, e di chiudere le bottiglie con un tappo apposito. Tutto ciò per evitare quanto più possibile il contatto con l’aria. Se riesci, utilizza il tappo originale. Se ciò non è possibile, puoi tenere in casa dei tappi universali in plastica o metallo che siano utili proprio a questo scopo. Se ne hai la possibilità, puoi infine utilizzare dei tappi sottovuoto, che rimuovono l’aria dalla bottiglia contribuendo quindi a mantenere il vino più fresco.
Conserva la bottiglia aperta e richiusa in verticale, per minimizzare il contatto con l’aria rimasta al suo interno. Se hai una cantinetta o un frigorifero per vini, riponi lì la bottiglia. Se non ce l’hai, conserva le bottiglie richiuse ermeticamente in frigorifero:
- 1-2 giorni nel caso degli spumanti;
- 2-4 giorni nel caso dei vini bianchi o vini rosati;
- 3-5 giorni nel caso dei vini rossi;
- 7-10 giorni nel caso di vini dolci o fortificati.
Il consiglio di Mr. Bit
Abbi cura di tirare fuori dal frigo il vino rosso almeno 30 minuti prima di consumarlo, così da riportarlo a temperatura ambiente.
A prescindere da tutti questi accorgimenti, ricorda di bere il vino già aperto entro pochi giorni.
Prima di consumarlo, osserva e assaggia il vino: se mostra evidenti segnali di ossidazione – odore di aceto, sapore acido o metallico – è meglio lasciar perdere.
10 – Consigli sulle tempistiche di conservazione del vino
Ma in generale… per quanto tempo si conserva il vino? Le variabili sono molte, e quella più importante riguarda la tipologia di vino:
- vini bianchi e rosati: andrebbero consumati entro 1-3 anni dall’annata di produzione. Se conservati correttamente, alcuni vini bianchi di qualità superiore (come Chardonnay o Sauvignon) possono durare fino a 5-7 anni.
- vini rossi leggeri: vini meno strutturati come il Pinot Nero durano solitamente fino a 3-5 anni dall’annata.
- vini rossi strutturati: se un vino rosso è predisposto all’invecchiamento, come un Cabernet Sauvignon o un Bordeaux, può essere conservato in casa per 10-20 anni o anche oltre, allungandone appunto il processo di affinamento. Mai come in questi valgono tutti i consigli che ti abbiamo fornito finora: un vino invecchia bene solo se viene conservato in modo ottimale.
- spumanti: generalmente, le bollicine sono pensate per essere consumate entro 1-2 anni dall’acquisto, così da apprezzarne freschezza e vivacità; i migliori Prosecco possono durare anche fino a 3-4 anni. Lo Champagne non millesimato può essere conservato anche per 4-6 anni, quello millesimato ha un buon potenziale di invecchiamento, e può essere conservato anche per 10 anni o oltre.
- vini dolci e fortificati: Passito, Porto, Madeira, Moscato… sono tutti vini che si conservano davvero molto a lungo, per decenni interi.
Il Consiglio di Mr. Bit
Ricorda di calcolare la durata delle bottiglie non dal momento dell’acquisto, bensì dall’annata! Ovvero, dall’anno in cui è stata effettuata la vendemmia ed è stato avviato il processo di vinificazione e produzione del vino.
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